venerdì 6 gennaio 2012
Il coraggio di denunciare la ndrangheta per non morire
Macchine bruciate, spari e intimidazioni. La testimonianza del leghista Modesto Verderio, consigliere comunale a Lonate Pozzolo che in solitudine ha denunciato le connivenze che diedero il via all’inchiesta Bad Boys e portò alle sbarre tra gli altri il boss Vincenzo Rispoli e altre decine di ndranghetisti. «Ho paura? Se succede qualcosa a me o ai miei figli sapranno chi è stato a uccidermi»
mercoledì 4 gennaio 2012
Reggio Calabria, la Camera di commercio azzera le tasse a chi denuncia il racket
La Camera di Commercio di Reggio Calabria premia le imprese che non si piegheranno al racket, offrendo l'esenzione dal pagamento del diritto annuale. In pratica imprenditori, commercianti e artigiani vittime di reati di estorsione, corruzione e usura che hanno denunciato i loro aguzzini e hanno collaborato con l'autoritá giudiziaria, fornendo elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l'individuazione e cattura degli estorsori e usurai, usufruiranno per cinque anni di un contributo annuale come rimborso di quanto dovuto e versato come tassa camerale.
martedì 3 gennaio 2012
Reggio Calabria: il patto tra la 'ndrangheta e lo stato e i retroscena due anni dopo l'attentato alla procura generale
I misteri e gli interrogativi a Reggio Calabria non sono finiti dal 3 gennaio 2010, quando un ordigno esplose sotto il portone della procura generale a Reggio Calabria. Un gesto eclatante che mise la magistratura reggina sotto i riflettori dell'opinione pubblica e all'attenzione del governo. Il video diffuso poco dopo, che riproduce le immagini riprese dalla telecamera di videosorveglianza istallata all'esterno dell'ufficio giudiziario, mostrava due persone su un motorino che lasciavano una bombola con una miccia accesa. Uno indossava una parrucca e scarpe da donna.
lunedì 2 gennaio 2012
Lotta alla 'ndrangheta: un 2012 decisivo sull'asse Reggio-Roma
dal Quotidiano della Calabria
La notizia dell’indagine a carico del collaboratore di giustizia Antonio Di Dieco per calunnia nei confronti del pentito Nino Lo Giudice è solo l’ultimo capitolo (per ora) di un groviglio di fatti che si muove su un asse ben preciso e cioè quello creatosi tra Reggio Calabria e Roma. La prima, eterna promessa capitale del Mediterraneo; la seconda capitale – vera – d’Italia e città eterna per eccellenza. Ma da qualche mese a questa parte c’è un filo rosso che tiene legate queste due realtà così diverse ed, al contempo, così vicine.
La notizia dell’indagine a carico del collaboratore di giustizia Antonio Di Dieco per calunnia nei confronti del pentito Nino Lo Giudice è solo l’ultimo capitolo (per ora) di un groviglio di fatti che si muove su un asse ben preciso e cioè quello creatosi tra Reggio Calabria e Roma. La prima, eterna promessa capitale del Mediterraneo; la seconda capitale – vera – d’Italia e città eterna per eccellenza. Ma da qualche mese a questa parte c’è un filo rosso che tiene legate queste due realtà così diverse ed, al contempo, così vicine.
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