martedì 22 marzo 2011

Consiglio regionale Calabria: sottoscritto dai partiti codice etico

È stato sottoscritto ieri in Consiglio regionale il codice etico di autoregolamentazione, cui hanno aderito esponenti politici, partiti e movimenti, per un impegno istituzionale nella lotta alla criminalità organizzata. Il codice è stato presentato dal presidente della commissione regionale Antimafia, Salvatore Magarò.
Alla firma hanno preso parte anche il governatore Giuseppe Scopelliti e il presidente dell'assemblea legislativa
calabrese, Francesco Talarico. Magarò, riconoscendo la centralità dell'impegno e i successi delle forze dell'ordine e della magistratura nei confronti della 'ndrangheta ha detto che quest'ultima «ha appiccicato addosso alla Calabria la nomea di terra di appestati, senza diritti e doveri. Da oggi», ha aggiunto, «codifichiamo comportamenti tesi a scongiurare che una classe dirigente possa favorire interessi connessi alla
'ndrangheta». Per il presidente della commissione Antimafia del Consiglio regionale «la politica e l'associazionismo sono chiamati a rispettare regole certe nella selezione dei gruppi dirigenti contro il clientelismo al fine di affermare verità, giustizia e moralità, che sono il fondamento della democrazia». Talarico, da parte sua, ha detto: «Credo che sia un gesto, un segnale molto importante che voglio sottolineare con forza. Peraltro giunge dopo la seduta consiliare del 22 febbraio quanto abbiamo approvato tantissime proposte di legge che vanno nella direzione del contrasto alla criminalità organizzata. Tanto stanno facendo in questi mesi in Calabria sia le forze dell'ordine sia la magistratura nel contrasto alla criminalità organizzata. Però c'è bisogno sempre di più della cultura della legalità». E ha aggiunto: «La formazione delle liste per le prossime amministrative è un altro tassello fondamentale se vogliamo migliorare la società calabrese. Mi
auguro che tutte le forze politiche riescano a formare delle liste con persone rappresentative, professionisti capaci che abbiano a cuore l'interesse pubblico, perchè attraverso questo si può migliorare la nostra società. Questo è stato il nostro sforzo. Mi auguro che i partiti politici applichino in maniera rigorosa questo codice, dicendo no a qualche centinaio di voti pensando al bene collettivo».

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